| News | Covid-19: l’attaccamento alle hard news e la convivenza forzata creano problemi di coppia. Come resistere? Guarda la puntata di Amore&Diritto

Covid-19: l’attaccamento alle hard news e la convivenza forzata creano problemi di coppia. Come resistere? Guarda la puntata di Amore&Diritto

BOLOGNA – Il verbo to phub è un neologismo, lo ha inventato una agenzia pubblicitaria che ha reclutato lessicografi e poeti per trovare un termine che definisse il fenomeno dilagante in questo strano periodo di ansia collettiva. Nasce dalla crasi tra le parole phone, telefono e snub snobbare, e indica il comportamento di chi ignora qualcuno per star dietro al proprio cellulare. Il marito che non ascolta la moglie a tavola perché preso dalle ultime news sul contagio, figli distratti dalla chat di Whatsapp, l’amica che non riesce ad ascoltare un discorso senza buttare un occhio su Facebook. Questo è l’argomento della puntata di Amore&Diritto, il programma dedicato alle dinamiche di coppia nella società che cambia, con la divorzista Alessandra Selmi e il giornalista professionista e mass mediologo Stefano Bergonzini, in onda in diretta su Sky News 518 ER e sui Canali TRC 11 e 15 del digitale terrestre.

 

Ansia da notizie e danni al cuore

«Alcuni esperti hanno scelto la parola technoference per definire la situazione attuale», spiega Stefano Bergonzini. «E’ un’interferenza basata sulla tecnologia che può essere dannosa per i rapporti umani e per la salute. Ma non importa come la si chiami, il risultato è sempre lo stesso: legami sociali indeboliti e relazioni di coppia compromesse».

L’altro in queste ore drammatiche è più interessato a qualcosa che non sei tu. E invece l’altro va coinvolto, va ascoltato. Non si condivide neppure dopo molti anni di matrimonio, intendiamoci. Oggi più che mai in queste ore di smart working e di convivenze forzate la mancanza di dialogo è forte e resta un segno di disattenzione da parte del coniuge che ferisce e crea rancore.

 

Panico da abbandono

Qualcuno può pensare che non ci sarebbe bisogno di scriverlo o di affermarlo in televisione, ma basta fare un giro sui Social per capire che ormai si tratta di una emergenza nella emergenza. Lui e lei immersi nei rispettivi schermi. Senza dialoghi, senza sguardi. Oppure uno dei due che cerca di imbastire una conversazione, magari si infervora nel racconto di una notizia che ha captato e l’altro non smolla di scrollare il telefonino.

Diversi studi, prima del Covid19,  hanno dimostrato che l’abitudine è abbastanza comune tra le coppie. Due professori della texana Baylor University hanno progettato una scala per misurare quanto i coniugi siano phubbing partner. Nel sondaggio hanno chiesto di votare «si o no» ad alcune dichiarazioni, per esempio: «Il mio partner tiene il cellulare in mano quando è con me». I risultati sono purtroppo sconfortanti. L’attaccamento al dispositivo impera. Questa situazione in questi giorni forzati a casa genera ansia da abbandono, che si abbina a quella per la salute. Il timore che la persona a cui si è legati non ricambi l’affetto e prima o poi se ne andrà.

 

Interrogarsi sul perché

E’ l’attenzione per lo smartphone a portare cali di soddisfazione nella relazione o è l’infelicità di coppia a spingere uno dei due o entrambi a ignorarsi, preferendo il cellulare?

E’ l’attaccamento a Facebook a distrarre o le foto delle chat a essere più rilassanti del compagno noioso e stressante?

Una causa del phubbing potrebbe essere la dipendenza dal cellulare, che non hanno solo gli adolescenti. Il controllo ossessivo di notifiche mail o social anche nelle ore che dovrebbero essere riservate al relax e alla decompressione (dalle 20.00 della sera alle 8 del mattino) spesso è legato all’incapacità di staccare dal lavoro anche adesso che in molti in ufficio non possono andare, con la paura insensata di perdersi comunicazioni o fatti che stanno accadendo in un luogo diverso.

I dispositivi elettronici fanno parte della vita moderna. Il genio è uscito dalla lampada e non si rimanda indietro. Ma deve essere chiaro che mettersi a fissare il telefono mentre l’altro ti parla, oppure durante i pasti, è un segno grave di disattenzione e di maleducazione che procura piccole ferite e genera insicurezza. E non va bene nemmeno per i single. E’ emerso dagli studi che chi sta connesso a lungo finisce per sentirsi più solo.

 

La maleducazione e le regole del virtuale

Oggi ormai pare un atteggiamento normale trascurare una persona per dedicarsi al messaggino o al post, come se non ci fossero più i confini tra buona e cattiva educazione. Tu mi parli e io ti ascolto, tu sei qui per me e io lo apprezzo, tu desideri che io mi dedichi a te e io non ti deludo. Dovrebbe essere la regola per le relazioni a due, non solo di coppia. Altrimenti ci si pone al di fuori della grazia di Dio, da uomini ci si trasforma in un altro tipo di animale, lo stress sale e scoppiano in conflitti spesso insanabili e risolvibili solo con la psichiatria. In questi giorni di convivenze forzate, poche regole possono bastare per salvare la relazione, l’immagine personale e anche la salute. Staccare con lo smartphone dalle 8 di sera sino alle 8 del mattino, guardare un solo telegiornale al giorno che sia sintesi delle principali notizie, informarsi dai giornali e non solo dal digitale, condividere e scegliere i programmi televisivi insieme al partner, non isolarsi in casa all’interno di una stanza. Vivere alla giornata ma anche buttare li progetti di coppia per il futuro, perché prima o poi la normalità ritornerà.

 

GUARDA LA PUNTATA 

https://youtu.be/ZZu7uM6zQxI

 

Per quanto riguarda i costi energetici per la quarantena a casa e lo Smart Working abbiamo ricevuto questa precisazione dell'Autorità dell'Energia che pubblichiamo con piacere.

Lo smart working, tradotto in italiano con il termine lavoro agile, nelle ultime settimane è diventata una parola molto utilizzata. 

La domanda che tanti utenti si pongono è: lo smart working farà aumentare la bolletta? Quanto costa in più utilizzare PC, Wifi? 

La risposta fortunatamente è positiva: per tutti coloro già dotati di router, la bolletta aumenterà di soli pochi euro!

Altre buone notizie: l'Autorità dell'Energia, ARERA, ha comunicato che per questo trimestre sono previsti cali nelle bollette di tutti gli italiani, dovuti all'emergenza.

 


Alessandra Selmi

Alessandra Selmi