| News | La calda estate di Riccione e la crisi profonda del modello balla, mordi e fuggi

La calda estate di Riccione e la crisi profonda del modello balla, mordi e fuggi

RICCIONE – Adesso che tutto si è compiuto per le piccole Alessia e Giulia Pisano è tempo di riflettere su cosa sta accadendo in questi pochi chilometri di costa, improvvisamente e apparentemente vicini anche per chi da queste parti non è mai venuto e non ci verrà mai. In stazione a Riccione continuano ad arrivare in tanti, ogni giorno, anche coloro i quali su TikTok vengono chiamati con sarcasmo maranza, slang giovanile che equivale a tamarro. Minorenni o ventenni di origine straniera, nati in Italia o arrivati qui da bambini per ricongiungersi con le famiglie, cresciuti nelle periferie delle città del Nord, con un’unica voce: la trap, l’estetica dei capi esageratamente firmati, il mito rabbioso della strada, la ricerca di una identità. Sono loro i sorvegliati speciali di questa estate in Riviera, quelli che da settimane tempestano i Social di foto e video. Sullo sfondo bandiere del Marocco, ma anche di Tunisia, Senegal e Albania. Già la scorsa estate misero a ferro e fuoco la città, era il 21 agosto 2021 quando venne annullato il concerto del trapper Baby Gang e decine di fan, arrivati qui per lui, scatenarono la guerriglia, saltando sulle macchine, rovesciando bidoni, spaccando vetrine.

E adesso? Chi sta arrivando in stazione dopo quello che è accaduto all’alba del 31 luglio. E’ probabile che la maggior parte dei ragazzi che arrivano voglia solo fuggire dall’afa delle periferie, incontrare amici di altre città, conoscere coetanei, divertirsi, tirare l’alba in riva al mare. Adesso il benvenuto per tutti però è lo stesso, stazione blindata. Ma dopo ferragosto? Quando il clamore della scomparsa dei due angeli di Castenaso si sarà attenuato. E il prossimo anno? Il modello turistico sarà sempre lo stesso? Il mordi e fuggi di chi ha pochi soldi e non può permettersi neanche una notte in una pensione o in campeggio. Addii al celibato e al nubilato trash come se piovesse. Mi chiedo quanto dureranno i matrimoni che hanno avuto preludi così sguaiati.

Le discoteche saranno ancora aperte per i minorenni? I superalcoolici saranno venduti ancora ovunque e senza far troppe domande? Si rifarà la Notte Rosa? della quale gran parte degli albergatori e operatori commerciali non ne può più, perché porta solamente marmaglia.

Il colonnello Mario La Mura comandante Provinciale dei Carabinieri ha spiegato che anche quest’anno durante la Notte Rosa la tensione è stata alta. « Abbiamo temuto che si riversassero in Riviera gruppi rivali pronti a sfidarsi, ma non è accaduto. Però ci sono stati, in quei giorni e anche nei week end successivi, casi di ragazzi accerchiati, malmenati e rapinati».

Il figlio dell’ambasciatore italiano in Somalia è caduto in trappola fuori da una discoteca, accettando un passaggio dall’auto sbagliata; due ragazze sono state accerchiate all’alba e alcuni minorenni spintonati da due tizi con maschere da clown. Scene da bronx, non da stazione balneare popolare, episodi in calo rispetto all’anno passato, ma che oggi vengono subito etichettati: baby gang.

Intanto le ore scivolano veloci. Le famiglie tornano in albergo, fa un caldo micidiale, dai parcheggi partono i bus navetta per le discoteche che sono sempre più in crisi, l'unica che tira è la Villa delle Rose, per un pubblico di giovanissimi. La gente giusta, descritta nel bel libro di Omar di Maria “L’ultima stagione in paradiso” se ne è andata da tempo. I pochi viveur sopravvissuti frequentano il Living a Misano Adriatico, maschi boomer e molte donne, tra i quaranta e i cinquanta. Ha riaperto anche il Cocoricò, la selezione all’entrata è rigidissima: solo ragazze maggiorenni, e ragazzi di almeno vent’anni. Così i più piccoli si incamminano verso il Marano, la zona al confine con Rimini dove ci sono i locali sulla spiaggia che non fanno pagare l’ingresso, ma solo le consumazioni. Sfilano davanti agli alberghi in mezzo a pattuglie di forze dell’ordine a piedi.

Un buttafuori racconta che chi non ha soldi arriva con la scorta nello zaino: «comprano alcoolici nei minimarket, robaccia che li manda subito fuori di testa». Sembrano tornate le estati degli anni novanta ci confessa una commerciante che durante la Notte Rosa ha preferito chiudere.

Stefano Bergonzini giornalista professionista e massmediologo è autore de Il Galateo Social- CDM Edizioni

 


Stefano Bergonzini

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